Perchè il diabete è un fattore di rischio per l’Arteriopatia Obliterante Periferica?

Indice ABI Diabete Arteriopatia Obliterante Periferica

Solo nel 2017 il diabete ha colpito circa 425 milioni di persone in tutto il mondo… e questo dato purtroppo è destinato a crescere.
Tra le sue complicazione e i suoi effetti sulla salute il diabete può essere causa di numerose malattie cardiovascolari, tra cui l’Arteriopatia Obliterante Periferica (AOP).

In generale, gli individui con diabete hanno un rischio significativamente maggiore di mortalità correlata a malattie cardiovascolari (la causa più frequente di mortalità nella popolazione diabetica) rispetto a quelli senza diabete. Quelli con diabete di tipo 1 hanno un rischio di morte 4,2 volte maggiore e quelli con diabete di tipo 2 hanno un rischio di morte da 2 a 10 volte superiore. Per quanto riguarda in particolare l’AOP, gli studi hanno indicato che l’intolleranza al glucosio è associata a un ABI superiore nel 20% dei casi (indice caviglia-braccio, uno dei migliori indicatori per l’AOP) rispetto al 7% nei soggetti con normale tolleranza al glucosio.

Circa il 20-30% degli individui con AOP ha il diabete, ma purtroppo è probabile che questi dati siano sottovalutati a causa della natura spesso asintomatica dell’AOP e dell’alterata percezione del dolore dovuta alla neuropatia periferica indotta dal diabete.

Questa inoltre è la difficoltà maggiore nel diagnosticare l’Arteriopatia Obliterante Periferica nei pazienti affetti da diabete: mancano segni rivelatori dell’AOP a causa della neuropatia periferica diabetica (ovvero claudicatio intermittente). I pazienti diabetici hanno un aumentato rischio di claudicatio intermittente, che è 3,5 volte più prevalente nei maschi diabetici e 8,6 volte più prevalente nelle femmine diabetiche (rispetto alle popolazioni non diabetiche per ciascun genere).

Solo una diagnosi tempestiva sulla base di una misurazione ABI può portare a un’adeguata cura e gestione dell’AOP che, se non trattata, può portare a complicanze che si manifestano in frequenza e gravità molto maggiori nei pazienti diabetici. In particolare, il tasso di amputazione nei pazienti con AOP e diabete è da 5 a 15 volte maggiore rispetto ai pazienti con AOP non diabetici. Una delle complicanze dell’AOP in stadio avanzato sono le ulcere agli arti inferiori e circa la metà di tutti i pazienti diabetici con ulcere hanno anche l’Arteriopatia Obliterante Periferica.

Lo screening di pazienti diabetici per AOP sulla base dell’indice di Winsor (o indice ABI) non è quindi solo raccomandato, ma una necessità, se vogliamo trattare il diabete in modo completo.

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